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Dalle sorgenti alle fontane. Un'acqua pura e preziosa!

Dalle sorgenti alle fontane. Un'acqua pura e preziosa!

Fino alla primavera del 1947, data che si può attualmente leggere sull'arcata della fontana "Žablek", 

l'approvvigionamento idrico per Borgo di Mezzo e Borgo Mulinars avveniva presso la sorgente "Patók", situata vicino all'attuale cisterna dell'acquedotto. Qui c'era una vasca in cemento a cielo aperto, abbastanza ampia, dove si depositava l'acqua della sorgente che veniva prelevata per abbeverare il bestiame e per alcuni usi domestici. L'acqua da bere veniva prelevata, sempre presso la stessa sorgente, con bottiglioni o con appositi recipienti in legno chiamati "butaće". Il trasporto dell'acqua destinato al bestiame, solitamente, veniva effettuato con due secchi sostenuti a spalla dall’arconcello in legno chiamato "povierak".

       Dalla vasca principale l'acqua fuoriusciva in un altro settore dove le casalinghe, molto spesso, lavavano i panni. Quando l'afflusso della sorgente non aveva un sufficiente apporto, l'acqua veniva prelevata, anche se con qualche difficoltà, dal ruscello, che scorre a sinistra della strada, nella valletta sottostante. A volte ci si recava a lavare i panni anche fino al ruscello che scorre nella "Pod Barsanavića".

        Le proprietà organolettiche dell'acqua del "Patok" erano sempre considerate migliori di quelle dell'acquedotto principale, per cui, anche dopo la costruzione delle fontane pubbliche, quasi tutti prelevavano comunque quest'acqua per dissetarsi. Attualmente non c'è più la sorgente diretta a cielo aperto, ma è stato costruito un involucro in cemento e l'acqua viene convogliata alla fontanella che si trova sotto l'attuale acquedotto, alla destra della strada. Poiché la manutenzione del pozzo avviene raramente, l'acqua non è più potabile, ma nonostante ciò parecchie persone (particolarmente quelle di passaggio) continuano ancora ad utilizzarla.

        Gli abitanti del Borgo Sgarban, invece, provvedevano all'approvvigionamento dell'acqua potabile presso una sorgente, che si trovava sulla "Drienjća". Attualmente, questa sorgente si è prosciugata e non eroga più acqua, forse anche in seguito al terremoto che ha abbassato la falda. Una seconda sorgente si trovava sull'"Oscriecic" mentre la terza e più importante era naturalmente rappresentata dal "Rasuorać ", dove poi venne costruita la presa dell'attuale acquedotto.

        La costruzione dell'acquedotto iniziò subito dopo la fine della seconda guerra mondiale e coinvolse, in qualche maniera, tutta la popolazione. Tutti cercarono di offrire il proprio contributo volontario, mentre l'acquisto del materiale necessario all'esecuzione (tubazioni e quant'altro) venne sostenuto, parzialmente, anche da un contributo ricevuto da parte del governo inglese.

        Inizialmente, le tubazioni portavano l'acqua a Borgo Sgarban, passando per località "Mieu", mentre un'altra diramazione riforniva l'acqua a Borgo di Mezzo e Borgo Mulinars.        

        Dopo il terremoto, si verificarono parecchi danneggiamenti alle condotte a causa dello smottamento del terreno e le perdite d'acqua prosciugavano praticamente la vasca. L'impianto fu, quindi, rifatto quasi completamente. Attualmente, tutta l'acqua proviene direttamente dalla presa principale e si accumula nella cisterna, che si trova in località "Patok", alla destra della strada. Da qui, viene poi pompata verso Borgo Sgarban e agli altri borghi di Pers.  

         La tubazione che porta l'acqua a Borgo Sgarban corre a lato della strada, fino alla salita che porta alla chiesetta, e da lì prosegue verso il piccolo borgo. I lavori dell'acquedotto furono eseguiti dalla ditta Delta Impianti di Renato Picogna di Nimis.

         Prima del terremoto, nessun fabbricato era dotata di acqua corrente, ma tutti gli abitanti si rifornivano per il loro fabbisogno presso le fontane delle varie borgate. A Borgo Sgarban c'erano due fontane pubbliche: una si trovava nella parte superiore del borgo, a lato della stalla di Emilio Battoia, e venne demolita in seguito al terremoto; l'altra si trova, tutt'ora, a lato degli scalini che scendono verso i ruderi delle stalle della "Podolinica ". Gli abitanti di Borgo di Mezzo potevano prelevare l'acqua da due fontane: una si trovava in località "Zaksa" e l'altra vicino alla latteria. Infine, l'acqua per Borgo Mulinars veniva erogata dalla fontana di "Zablek", i cui resti sono tutt'ora ben visibili sull'ultima piazzola, al termine della strada asfaltata, poco più avanti della ex scuola elementare.

 

Pozzi di raccolta dell'acqua piovana

         Un tempo c'erano vari pozzi, nei quali veniva raccolta l'acqua, in particolare quella piovana, che veniva successivamente utilizzata per l'abbeveraggio del bestiame. I resti di alcuni di questi pozzi sono ancora visibili nei pressi di Borgo Sgarban. Uno si trova poco sopra l'icona, a lato della scalinata, ed altri due si trovano a lato della vecchia scalinata, che scende verso le altre borgate di Pers. Un ultimo pozzo, perfettamente conservato, dove troviamo ancora acqua corrente si trova in località "Lasić", poche decine di metri sotto la mulattiera che porta a Cesariis

 

Pozzi privati

         Le famiglie più "benestanti" possedevano abitazioni dotate di pozzi in muratura, per la raccolta di acqua piovana che veniva utilizzata soprattutto per l'abbeveraggio del bestiame. Naturalmente, con le demolizioni successive al tremendo terremoto del 1976 si è persa ogni traccia di gran parte di questi pozzi. Nel Borgo Sgarban c'erano 5 pozzi.

         Il più grande, ormai scomparso dopo essere stato riempito con i ruderi delle demolizioni delle case era situato sotto l'abitazione di Giovanni Sgarban (Zuppin); vi si accedeva dalla stradicciola per mezzo di una piccola porta in legno che qualche volta rimaneva aperta, creando non pochi pericoli per i bambini.

         Uno era situato dietro la stalla di Emilio Battoia, ed in questo caso una tubazione ad hoc portava l'acqua direttamente alla mangiatoia delle mucche: non era quindi necessario alcun trasporto del prezioso liquido. Questo è praticamente intatto, anche se ora non è molto visibile in quanto ricoperto da edera ed altra vegetazione.

         Un terzo pozzo si trovava sul retro dell'abitazione di Gino Sgarban (Paròn); anche quello era collegato con l'interno della sua cucina. Un altro si trovava all'esterno dell'ultima stalla della "Podolinica", verso ovest. E' naturalmente inutilizzato, ma ancora ben visibile, al termine del pianoro che si trova poco sopra l'icona alla sinistra della scalinata che porta al borgo. Un ultimo pozzo si trovava all'interno del cortile della casa di Carlo Sgarban (Kamisolič). Era il classico pozzo tondo e parecchio profondo; l'acqua veniva prelevata con i secchi sollevati da una catena. Purtroppo anche di questo non c'è più alcuna traccia.

         Anche Borgo Mulinars era provvisto di vari pozzi: uno si trovava nei pressi dell'abitazione di Domenico Crapiz (Menciz), altri due nelle vicinanza delle abitazioni di Aurelio Crapiz e dei Martinelli (Giovanelo). Anche la stalla di Domenico Marchiol, situata nei pressi del "Zablek", era dotata di un pozzo. Un ultimo pozzo si trovava vicino alla stalla di Giovanni Durlicco (Maurič).

 [GALLERIA DI FOTO]


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